L’agrivoltaico avanzato, incentivato dal PNRR e dalla normativa europea, richiede una struttura giuridica che permetta la multifunzionalità del suolo, integrando coltivazione e generazione di energia solare.
Punti principali:
- Diritto di superficie tradizionale: Regolato dall’art. 952 c.c., consente di edificare su un fondo altrui senza trasferire la proprietà del suolo. Tuttavia, nella sua forma tradizionale, è incompatibile con l’agrivoltaico avanzato, che richiede la continuità dell’attività agricola. Occorre quindi limitare l’estensione fisica e il contenuto del diritto, escludendo l’uso esclusivo del suolo e prevedendo clausole di non interferenza con l’attività agricola. La costituzione del diritto di superficie è soggetta all’imposta di registro del 9% e, dal 2024, i corrispettivi percepiti sono considerati redditi diversi imponibili ai fini IRPEF.
- Modelli contrattuali alternativi: Soluzioni multilivello includono contratti misti, comodati agrari, associazioni temporanee d’impresa (ATI) e combinazioni di diritto di superficie e usufrutto. Questi modelli garantiscono la coesistenza agricolo-energetica e l’accesso agli incentivi.
In sintesi, il diritto di superficie deve essere riformulato per rispondere alle esigenze dell’agrivoltaico avanzato, favorendo un equilibrio tra produttività agricola, sostenibilità ambientale e certezza giuridica.