Prelazione agraria: lo scioglimento del contratto per mutuo dissenso non elude il diritto

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Una recente sentenza del Tribunale di Treviso (in primo grado) respinge il ricorso di un coltivatore diretto che si riteneva parte lesa: l’annullamento della vendita non intacca la sua posizione.

Il mutuo dissenso (o mutuo consenso) è un accordo tra le parti di un contratto, con il quale si decidono di risolvere il contratto e ristabilire la situazione preesistente. È un atto diverso dalla vendita e, pertanto, non scatta il diritto di prelazione agraria. 

La prelazione agraria, invece, è un diritto di preferenza nell’acquisto di un terreno agricolo, spettante a coltivatori diretti, affittuari, mezzadri, ecc. Tale diritto si applica quando il proprietario decide di vendere il terreno. 

In parole semplici: se hai già comprato un terreno agricolo e poi decidi di rivenderlo, il diritto di prelazione degli altri coltivatori diretti, affittuari, ecc. non si applica se la vendita iniziale viene risolta per mutuo dissenso. La prelazione si applica solo se si decide di rivendere il terreno in un secondo momento. 

Perché non si applica la prelazione in caso di mutuo dissenso?

Il mutuo dissenso è considerato un atto che “annulla” il contratto di vendita e non una nuova vendita. La prelazione agraria riguarda la vendita di un bene e non la risoluzione di un contratto già stipulato. 

(AI generated)